e soprattutto non diffondendo più notizie che aumentino negatività e paure
Questo virus si chiama SARS-CoV-2 e la malattia che ne deriva COVID-19.
RiCORdiAmoci che la Cura, molto molto prima che dalla medicina chimica, viene dalla forma che diAMO alla nostra Vita!
e non possiamo escludere che Coronavirus & co. possano essere co-messaggeri di questi valori Umani erosi dalla società materialista neoliberista.
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Dalla sezione medica del Goetheanum, sul Coronavirus, di Georg Soldner
(vice responsabile della Sezione di medicina al Goetheanum-Dornach)
12 marzo 2020
In veterinaria i Coronavirus sono qualcosa di comune, ma ora il Coronavirus SARS-CoV-2 ha superato la barriera verso gli esseri umani. Che cos’è un virus, come attacca l’organismo e come possiamo reagire?
I virus sono strettamente legati all’organismo fisico. Hanno origine dalla sostanza del genoma e, come il genoma, possono influenzare il metabolismo delle cellule e quindi renderle estranee all’organismo. Quando si verifica un’infezione, i virus penetrano nell’organismo il quale riconosce le cellule che a causa loro sono divenute estranee, e comincia a fare qualcosa di diverso rispetto a quanto è previsto dall’insieme: comincia a rivoltarsi contro queste cellule per eliminarle. I sintomi della malattia che ora si manifesta non sono altro che questo: l’organismo cerca di liberarsi delle cellule infette, e quindi dei virus che l’hanno invaso, per esempio con tosse, febbre, catarro. Chi muore a causa di un’infezione da virus può quindi diventare vittima anche della propria difesa, la cui regolazione è espressione dell'”organizzazione dell’io” individuale, della presenza dell’io nel corpo.
Lo straniamento dal corpo
Più una persona è già in una situazione in cui il fisico le diventa estraneo, più è suscettibile a questa malattia virale, ora chiamata COVID-19. Naturalmente, questo è particolarmente vero in età avanzata, quando le ossa diventano più porose, meno dense, e la massa muscolare diminuisce, oppure nelle malattie croniche.
L’infezione da Coronavirus è particolarmente grave nelle persone di età superiore agli 80 anni, nelle persone con diabete di tipo II o con malattie cardiovascolari. Meno sono presente nel mio corpo, meno è completamente permeato da me in questo senso, più facilmente l’infezione può diffondersi nel corpo e più gravi possono essere le conseguenze. Naturalmente ciò che conta è come viene trattata una persona che ora è risultata positiva. È così che le persone malate vengono spesso allontanate bruscamente dal loro ambiente domestico e sono state inizialmente curate in Cina con molti altri malati in una sistemazione necessariamente improvvisata.
Purtroppo, la medicina convenzionale non ha in questo caso alcun farmaco davvero efficace e nessuna vaccinazione da offrire. Spesso la febbre viene abbassata con le medicine. Tuttavia, ciò che può salvare vite umane in casi gravi è il supporto con l’ossigeno e, se necessario, la ventilazione meccanica temporanea. Per questo è importante che l’assistenza clinica possa concentrarsi sui pazienti più gravi.
Secondo tutto quello che sappiamo qui, spesso un trattamento con antipiretici dettato dall’ansia, ma è una terapia che rende i pazienti più malati che sani. Perché quel che aiuta le persone ad affrontare la malattia è tutto ciò che le aiuta a penetrare meglio e a riscaldare il proprio corpo, per potersi trovare più a casa in esso. In tal senso non sorprende che la malattia sia raramente pericolosa per i bambini. Questo vale anche fino all’età di 50 anni, quando il decorso della malattia di solito corrisponde a quello di una normale influenza. Tosse, rinite e stanchezza sono i tipici sintomi precoci. La polmonite può essere un aspetto pericoloso della malattia, riconosciuta inizialmente soprattutto da una frequenza respiratoria più elevata.
Rapporto con il sole
Il virus ha caratteristiche particolarmente negative dal punto di vista medico. Può passare molto tempo prima che l’organismo si svegli e si accorga che a bordo c’è un ospite estraneo che minaccia di causare danni. Vi è stato un caso in cui la malattia è scoppiata solo 27 giorni dopo l’infezione. In media, tuttavia, questo periodo è di 5 giorni, e dopo 12,5 giorni si manifesta il 95 per cento di tutti i casi; per questo motivo, le persone colpite vengono messe in quarantena per un periodo di due settimane. Questo virus è più contagioso di un normale virus influenzale che, in media, infetta 1,3 persone, mentre il virus Corona ha più probabilità di infettare 3 persone (per una malattia altamente contagiosa come il morbillo o la pertosse, la cifra va da 12 a 18). Il tasso percentuale di infezione è quindi superiore a quello dell’influenza e al tempo stesso si manifesta più tardi. L’insieme di queste caratteristiche, che favoriscono la diffusione dell’epidemia, è fonte di preoccupazione per i medici di tutto il mondo.
Il rapporto con il mondo animale
Tuttavia, si pone un grande enigma: da dove vengono questi virus apparentemente nuovi e perché si sono sviluppati? È interessante notare che molti dei virus provengono da animali. Il virus Corona proviene probabilmente dal pipistrello giavanese. Allora perché i virus dal regno animale diventano pericolosi per l’uomo? Attualmente stiamo infliggendo sofferenze indicibili agli animali: la macellazione di massa e la sperimentazione su animali da laboratorio provocano un dolore che il regno animale non può sopportare. Questa sofferenza può portare a conseguenze che alterano i virus originari dell’organismo animale? Siamo abituati a guardare solo il livello fisico e a considerarlo separato da quello dell’anima. La ricerca sulla flora intestinale, sul microbioma, che comprende non solo batteri ma anche virus, dimostra il contrario. Ciò solleva non solo la questione microbiologica dell’origine del virus, ma anche quella morale del rapporto con il mondo animale. Rudolf Steiner ha sottolineato queste connessioni più di cent’anni fa. Oggi tocca a noi indagare queste relazioni e porre domande più profonde che vanno oltre l’analisi scientifica.
Che cosa possiamo fare?
Vi sono una serie di misure nel comportamento personale che aiutano l’organismo a far fronte alla malattia. Tra queste vi sono l’astensione dall’alcol, il consumo moderato di zuccheri e il mantenimento di un ritmo di vita con un sonno sufficiente e un rapporto attivo con il sole. Ciò di cui il nostro sistema immunitario soffre spesso è la mancanza di luce solare, una carenza che è più grave nel mese di marzo. Nel suo andamento lungo il corso dell’anno, il tasso di mortalità più alto alle nostre latitudini si abbassa verso la fine di marzo. È un fenomeno legato alla mancanza di luce solare durante i mesi invernali e ci ricorda quanto sia estremamente utile andare all’aperto ogni giorno e in inverno, se possibile a mezzogiorno, e quindi collegarsi con la periferia, con il cosmo. Quando inaugurò la medicina antroposofica, Rudolf Steiner si servì della tubercolosi come esempio per spiegarlo nel dettaglio, ancor prima della scoperta della vitamina D. È vero che per il sistema immunitario la somministrazione di vitamina D può sostituire l’assorbimento della luce solare, ma solo in misura limitata. Il fosforo dinamizzato e il ferro meteorico dinamizzato, assunti al mattino, possono sostenere il sistema immunitario come forze di luce. Per chi è più anziano e soffre di malattie cardiovascolari, si consigliano anche rimedi antroposofici di base per il sistema cardiovascolare, una regolare deambulazione e un sonno sufficiente. Chi dorme meno di sei ore è molto più esposto a questo tipo di infezioni.
Un sano respiro con i propri simili
Quando si manifesta la malattia, al momento è seguita dalla quarantena, anche se i casi lievi possono ora essere trattati a casa. Mi sembra importante il fatto che la medicina antroposofica abbia un’esperienza decennale nel trattamento della polmonite virale e batterica senza antibiotici, con farmaci antroposofici e applicazioni esterne che possono essere estremamente efficaci. I medici della Sezione di Medicina hanno elaborato un piano di trattamento corrispondente e lo hanno messo a disposizione dei colleghi medici a livello internazionale.
Che cosa indebolisce i polmoni? Due elementi: la mancanza di un rapporto con la terra e con il sole, e le tensioni sociali. È quindi consigliabile proteggere i propri polmoni, questo organo respiratorio, dall’interno e dall’esterno, cercando di bilanciare le tensioni sociali. A mio avviso, coloro che si trovano al centro di conflitti sociali irrisolti sono sempre più a rischio. La medicina ha favorito la convinzione che le vaccinazioni possano proteggere da tutte le infezioni. Questo è un errore. La vaccinazione antinfluenzale offre un tasso di protezione solo del 10 – 30 per cento; anche un accurato lavaggio delle mani e l’igiene nel soffiarsi il naso e nel tossire sono efficaci – senza i possibili effetti collaterali della vaccinazione. È un passo importante per staccarsi da questo quadro di difesa e di paura verso l’ambiente e verso il proprio corpo, e per chiedersi che cosa si possa fare per sostenerne la forza vitale e l’integrità.
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Nella medicina tradizionale cinese, nell’ayurveda e non solo,
la gioia nutre il cuore,
la tristezza indebolisce i polmoni,
la fretta, l’ansia e la paura continuamente alimentata, mettono a rischio il sistema immunitario.
Fermarsi ogni tanto solo per sentirsi respirare, cioè ascoltare e calmare il movimento del respiro.
Ringraziare la Vita che respira in noi aiuta ed è fonte di salute
perché, come ricordava anche Rudolf Steiner, porta a riunire corpo-mente-anima ed è chiaro che l’Unione di tutto l’essere genera uno stato salutare.
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SiAmo tutti capaci di sostenere le forze di Luce, guarigione, riNascita e siAmo chiamati a farlo.
– Siccome non c’è tempo/modo di chiedere rimedi personalizzati al proprio erborista o medico omeopata di fiducia, consiglio di prendere rimedi validi un po’ per tutti, che la Natura offre per:
zinco – la sua carenza indebolisce il sistema immunitario. E’ responsabile dell’attivazione e del supporto dei linfociti T, che colpiscono e distruggono le cellule infette. Dopo il ferro, lo zinco è il minerale più comune nel corpo. Questo minerale svolge un ruolo importante nel funzionamento di oltre 300 ormoni ed enzimi.
Ci sono state diverse relazioni in letteratura che documentano che i processi delle malattie infettive accelerano rapidamente l’esaurimento della vitamina C e aumentano notevolmente il fabbisogno di vitamina C (Pauling, 1971; Levy, 2002).
La vitamina C si accumula nelle cellule fagocitiche, come i neutrofili, e può migliorare la chemiotassi, la fagocitosi, la generazione di specie reattive dell’ossigeno e infine l’uccisione batterica e virale. Nei monociti, che di solito sono le prime cellule immunitarie mobilitate nella risposta immunitaria all’infiammazione, è stato documentato che la vitamina C si concentra 80 volte (8.000%) al di sopra dei livelli plasmatici (Evans et al., 1982).
La vitamina C (acido ascorbico) possiede attività antivirale. È stato dimostrato che la vitamina C è un fattore essenziale nella produzione della risposta immunitaria antivirale durante la fase iniziale dell’infezione virale attraverso la produzione di interferoni di tipo I (Kim et al. 2013), che up-regola il Natural killer ( NK) attività dei linfociti T e delle cellule citotossiche (Madhusudana et al. 2004). Inoltre, gli studi hanno indicato che l’acido ascorbico può essere usato come agente inattivante per entrambi i virus RNA e DNA, riducendo l’infettività virale (Jariwalla e Harakeh, 1996; Byun e Jean, 2011). Inoltre, l’acido ascorbico può disintossicare i prodotti virali che producono dolore e infiammazione (Harakek et al. 1990). La dose elevata di vitamina C IV ha dimostrato di essere efficace contro le infezioni virali come il rinovirus freddo comune (Hemila ed Herman, 1995); virus aviario H1N1 (Ely, 2007; ) Chikungunya (Gonzalez et al.2014; Marcial-Vega et al, 2015); Zika (Gonzalez et al 2016) e influenza (Zarubaeva et al.2017). Anche l’integrazione orale con vitamina C (dosi superiori a 3 g) sembra essere in grado di prevenire e trattare le infezioni respiratorie e sistemiche (Carr e Maggini, 2017).
Non è la prima volta che l’Ibuprofene viene segnalato come in grado di aggravare infezioni preesistenti e infatti, almeno in Francia, viene somministrato solamente con ricetta medica a partire da questo gennaio. Lì anche aspirina e paracetamolo non si possono più acquistare in farmacia se non presentando una ricetta medica dopo la scoperta che una dose elevata può provocare gravi danni al fegato.
Alcuni farmaci indicati per l’ipertensione, gli ACE inibitori e i farmaci antagonisti del recettore dell’angiotensina 2, potrebbero contribuire allo sviluppo della forma grave di COVID-19, secondo l’opinione di due esperti, un epidemiologo svizzero e un professore di patologia italiano, le cui opinioni sono state pubblicate sotto forma di lettere dal British Medical Journal. Sono opinioni, e devono essere verificate attraverso studi epidemiologici.
Secondo il Dott. Salvatore Rainò, l’abuso di Aspirina e Vivin C sta aiutando la diffusione del Coronavirus.
I salicilati compromettono la respirazione cellulare determinando disaccoppiamento della fosforilazione ossidativa. Essi stimolano i centri respiratori nel bulbo, producendo alcalosi respiratoria primaria, che spesso è misconosciuta nei bambini piccoli. Contemporaneamente, i salicilati causano, in modo indipendente, acidosi metabolica primaria. Infine, l’acidosi metabolica diviene lo squilibrio acido-base principale nel momento in cui i salicilati scompaiono dal sangue, penetrano nelle cellule e determinano tossicità mitocondriale. Dopo la correzione della volemia e delle alterazioni elettrolitiche, si può ricorrere alla diuresi alcalina per aumentare il pH urinario, idealmente a valori ≥ 8. La diuresi alcalina è indicata nei pazienti con qualunque sintomo di intossicazione e non deve essere rinviata in attesa della salicilemia.
IN PRATICA BISOGNA USARE BICARBONATI E DIETA
Il vaccino antinfluenzale aumenta del 36% e del 51% di rischio di (dei) coronavirus e metapneumovirus umano in individui vaccinati contro l’influenza.
– Da qui puoi distinguere i sintomi del COVID-19 dalla classica influenza
– Giocare con i bambini o con chi abbiamo intorno, a carte, giochi in scatola…
Qui trovi alcuni consigli di attività e gioco, divisi per fasce d’età.
– Nel fare scorta di alimenti, cosmetici e prodotti vari, puntare ad un’elevata qualità e prendere quindi di più, ciò che avremmo comunque comprato e usato via via (non riempirsi di prodotti di bassa qualità, tanto per averli in casa) e ricordarsi che è molto importante frutta e verdura fresca, magari anche bevuta (estrattore a freddo)
– Ascolto frequente di mantra di guarigione, tipo cercando su Youtube “Om Namah Shivaya” o il “Mantra Gayatri”…
“”Se vuoi scoprire i segreti dell’universo, pensa in termini di energia, frequenza e vibrazione.”
[N. Tesla]
Ecco una piccola “suggestione” di biofisica, unendo il mio essere medico con il mio tendere ad essere anche fisico e bioingegnere, parlando della biorisonanza e delle sue applicazioni per “disattivare” il COVID-19.
Qui puoi ascoltare la frequenza audio che disattiva il virus.
Fantascienza? No! Infatti è realtà già ampiamente sperimentata e utilizzata, basta considerare che tutta la tecnologia funziona sulla base delle frequenze (pensate alla radio, al TV, alle connessioni web, ecc.), solo questa realtà è ancora poco conosciuta come applicazione in campo biologico e medico (a parte l’apparecchiatura per risonanza magnetica nucleare, risonanza magnetica funzionale, ecc.), come poco conosciute sono le ricerche in campo biofisico e di medicina quantistica.”
E’ consigliato ascoltarla 2-3 volte al giorno, dopo aver bevuto abbondante acqua (meglio se con limone) per eliminare più facilmente le tossine dal corpo.
Puoi fare qui domande in merito (in inglese) all’istituto che l’ha elaborata.
– Lo scienziato russo Grigori Grabovoi invita a vedere questo suo video (il 4°), per “disattivare” il SARS-CoV-2 (o Coronavirus 2019-nCoV), così dice.
Invita ad usare per proteggerci le sequenze qui indicate: 4986489, 548748978 (possiamo scrivercele sulla pelle, oppure su carta e metterci sopra l’acqua, o in un posto dove le vediamo spesso… come ognuno sente, considerando che sono frequenze che lui indica di protezione specifica da questa infezione in atto.
Non abbiamo informazioni più chiare al momento, e lo condividiamo giusto nella speranza che possa essere come dice. Invita a concentrare l’attenzione sulle lenti che si trovano sulla superficie del dispositivo, iniziando dalla lente di diametro inferiore, e procedendo in senso antiorario verso le lenti di diametro maggiore. Chi riesce ad avere maggiori informazioni, ci contatti subito!
Evento gratuito, a numero chiuso.
Le iscrizioni sono aperte fino ad esaurimento dei posti del “teatro virtuale” che ci ospiterà.
Per partecipare è necessario iscriversi utilizzando i seguenti link;
MARTEDÌ 17 MARZO, ORE 21
GIOVEDÌ 19 MARZO, ORE 21
SABATO 21 MARZO, ORE 21
Per avere un’idea di come tratterò l’argomento, potete guardare il mio ultimo video Il Coronavirus e il Principe senza Paura
– Per altri consigli e forme di intrattenimento educativo, tipo musei da visitare stando a casa, tour virtuali…
e invito a fare quanto indicato.
Samuele Canestri, coordinatore di Ricercatori Evoluzionari Indipendenti
Comunque sia, sempre avanti verso il meglio! ce lo ricorda anche A. Einstein:
“È nella crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato.”
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LEGGERE il nostro terzo articolo
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perché se è vero che la malattia è un sacrificio momentaneo,
è anche vero che è essa stessa l’inizio della guarigione.
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finalizzata esclusivamente a ricercare e diffondere maggiori Verità,
chiediamo di sostenerci con una libera donazione.
Un commento
Aggiornamento 18 marzo:
ci teniamo a condividere un’intervista molto importante che mira ai problemi reali, ovvero il panico e la polmonite.
E’ un medico intellettualmente onesto, con cui siamo in contatto da tempo, il dottor Francesco Oliviero ( https://amzn.to/33y4G6D )
specializzato in psichiatria e pneumologia.
Ecco l’intervista:
https://soundcloud.com/marcello-pamio/intervista-al-dottor-francesco-oliviero
Inoltre, sulla velocità di contagio e di ospedalizzazione non siamo in grado di essere utili,
purtroppo il Governo italiano, con i suoi tagli alla Sanità di anni, ha scelto di offrire 3 posti letto in ospedale ogni 1.000 abitanti.
In Svizzera sono 6,5
in Francia 7
e in Germania sono 8,
ma nel ridimensionare i numeri che in questo periodo vengono storpiati in eccesso e in difetto a seconda di cosa faccia comodo al giornalista o politico in quel momento,
i riferimenti oggettivi possiamo darli.
I decessi statisticamente avvenuti in questi ultimi 41 giorni in Italia, al 18 marzo, sono:
20.100 per tumori,
13.300 per malattie del cuore,
10.200 per inquinamento atmosferico,
9.300 per fumo,
…
5.500 per infezioni prese in ospedale,
2.978 con (non è detto per) COVID-19,
2.900 per malattie croniche delle basse vie respiratorie,
2.500 per diabete,
1.700 per influenza comune e sue complicanze (media annuale, ma sappiamo che in inverno sono molte di più, possiamo quindi considerare tranquillamente che siano almeno il doppio di questo numero),
1.500 per polmonite,
etc…
Tutte queste cause, a eccezione del COVID-19 che tra poco si ferma, continuano inesorabili, ma non fanno notizia e quindi non preoccupano, nonostante i numeri siano enormemente più alti, sempre considerando solo questi ultimi 41 giorni…
Tutte fonti solo ufficiali, vedi blog.Evoluzionari.net link 4)
Condividiamolo tutti!
per guarire, come umanità,
dobbiAmo sapere maggiori Verità.
Poi scusate, questi 22.400 decessi suddetti statisticamente avvenuti per inquinamento atmosferico, fumo e malattie croniche delle basse vie respiratorie, negli ultimi 41 giorni, diversi dei quali deceduti proprio con polmoniti, se sono positivi al COVID-19, a quale causa vengono aggiunti?
I 5.500 decessi statisticamente avveuti da infezioni prese in ospedale, già prima che si guardasse al COVID-19 e che quindi non includono i suoi casi positivi al tampone, ora che si fa? si segnano due volte?
Nei 1.700, ma molto più verosimilmente almeno il doppio, di decessi da influenza comune e sue complicanze (parliamo sempre e solo di decessi italiani in questi ultimi 41 giorni),
se la polmonite che prima veniva considerata una complicanza da influenza, adesso viene attribuita al COVID-19, allora buona parte dei decessi contati come COVID-19 sarebbero invece avvenuti comunque in seguito all’influenza?
E quelli ammalati o morti per la paura diffusa, dove li contiamo?
Quante polmoniti fulminanti sono causate dal terrore di morire alimentato dai media,
che si manifesta proprio (secondo la metamedicina, la medicina tradizionale cinese, l’ayurveda e la Nuova Medicina di Hamer) con la polmonite?
Ci sembrano quesiti veramente Scientifici e importanti, a cui tentare di dare delle risposte!
La gioia nutre il cuore,
la tristezza indebolisce i polmoni,
la fretta, l’ansia e la paura continuamente alimentata, mettono a rischio il sistema immunitario.
Fermarsi ogni tanto solo per sentirsi respirare, cioè ascoltare e calmare il movimento del respiro.
Ringraziare la Vita che respira in noi aiuta ed è fonte di salute.
Come dice Bruce H. Lipton, Ph.D. ( https://amzn.to/2W9IJsY ), tra i più importanti biologi al mondo, grande esperto e divulgatore dell’epigenetica, nel suo libro best seller “La Biologia delle Credenze”, lo stress è responsabile fino al 90% delle malattie… e ci ricorda che “la paura del Coronavirus è più mortale del virus stesso!”
Sono dello stesso parere anche diversi medici con grandi conoscenze.
…Molti vaccini antinfluenzali sono composti da ceppi di Coronavirus cosiddetti “vivi” ma ci sono quattro aspetti importanti comprovati dalla letteratura scientifica esistente, che non vengono mai detti ( http://blog.Evoluzionari.net ).
…L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato nel 2018 uno studio che mostra negli ultra 65enni vaccinati con il vaccino antinfluenzale tetravalente, un 47% in più di ricoveri per complicanze (influenza e polmoniti) e un 12% in più di decessi, rispetto a quelli che non si vaccinano. Un limite importante di questo studio è di aver considerato come cause di morte solo l’influenza e la polmonite, senza dare riferimenti riguardo il numero totale di morti e per quali altre cause…
Alla luce di questi dati, sarebbe MOLTO importante rilevare, tra i deceduti con COVID-19, anche quanti di loro erano stati vaccinati per l’influenza… ma non lo faranno, perché sarebbe molto probabilmente un boomerang.
Qualcuno che ha questo sospetto come noi, si è messo però a verificarlo, ma non essendo supportato dal sistema, al momento ha rintracciato solo 60 persone con COVID-19, e di queste 58 avevano fatto il vaccino antinfluenzale.
Sono poche, sono tante? l’importante è continuare a raccogliere informazioni e riflettere…
QUESTA E’ SCIENZA! che si mette in continua discussione e integra le conoscenze del passato alle nuove ricerche.
l’altra è più corretto definirla propaganda.
“Ricercatori Evoluzionari Indipendenti”
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…La comprensione della Bellezza salverà il mondo!