L’Arte dell’umano Abitare

Con degli amici stiAmo progettando una rete fondata su un innovativo stile, soprattutto abitativo ma anche turistico e sociale, sulle frequenze di quella che chiAmo Realtà parallela divergente Evoluzionaria.

Questo stile integra forme comunitarie di coHousing, ecoVillaggio, transition valley, multi-proprietà, cooperativa di abitazione (una forma intermedia tra acquisto e affitto)… ma anche altre nuove modalità che consentono di spostarsi agilmente e quasi in tempo reale, tra le diverse tipologie e strutture in rete,
coordinando quelle già esistenti, soprattutto nel centro Italia, ma anche in altre regioni, Paesi e Continenti,
e attivandone via via di nuove.

Ci ho surfato vicino, ma non ho mai sfiorato uno stile di vita comunitario dove tutto sia in comune perché non mi è mai risuonato, anzi ci tengo molto a salvaguardare la mia privacy e indipendenza, arricchita però da un “vicinato elettivo”, da amici o persone affini con cui scegliamo di stare vicini per qualche ora/giorno/mese/anno, arricchendoci reciprocamente la qualità del quotidiano.

Sì, tendo più a sollecitare l’incremento di tempo e frequenze di “vacanza” nel quotidiano, che allungare di qualche giorno la vacanza annuale concessa dalle ‘regole del sistema’, le cui offerte sono ogni giorno sempre meno interessanti per me e quindi più lontane, dal mio/nostro stile di vita che dal sistema è più propriamente divergente, che parallelo.

Di questi tempi, con turismo, arti, cultura, società, umanità… a pezzi, questa idea può anche essere una RI-EVOLUZIONE CULTURALE per chi riesce a mantenere la connessione con la propria Anima e con la nostra amata Terra, nonostante il fatto che la maggioranza dei suoi sonnacchiosi abitanti sia caduta nell’ipnosi collettiva… 🤗

Possiamo già contare su varie strutture di proprietà o gestite/affittate da Amici, altre sono da attivare, e diverse ancora, solitamente con terreni, sono da prendere in affitto o comprare a breve…

Mi è chiara la visione che in futuro gran parte delle migliaia di abitazioni private –  private al godimento collettivo 😉 – di chi sente affinità a questa realtà parallela divergente Evoluzionaria saranno in una rete del genere, cosicché mentre ad esempio sono in Sicilia d’estate nella struttura di amici, altri abitano la mia casa nella campagna fiorentina che così può generarmi entrate… l’asilo privato costa poco perché la maestra co-abita con noi, così come chi coltiva la terra e gli altri esperti su vari campi… e i classici nonni soli con una badante in città, possono riVivere finalmente, non con noi ma vicino a noi, in una famiglia allargata (la dimensione che sento più umana) come quando erano piccoli…

E’ possibile:
lavorarci in cambio di Euro / monete digitali / criptovalute / SCEC o tramite altre forme creative di scambio, o ricevendo pratiche unità di tempo da spendere come ognuno vuole nella Banca mondiale del Tempo,
oppure metterci semplicemente una parte di soldi, ora sempre più rischiosamente depositati nelle banche, per comprare collettivamente,
o viverci in acquisto,
o viverci in affitto,
o starci un po’ per esperienza, crescita, bella socialità, viaggio o turismo…
in ogni caso pagando sempre molto meno del classico viaggiare (sempre meno accessibile a chi non si piega all’attuale sistema dittatoriale) e del normale stare a casa propria, con vicini non scelti!
il tutto godendosi un notevole e Umano valore aggiunto!

Ritenendolo lo stile abitativo e di vita globalmente più efficiente che io possa al momento concepire, vivo dal 2007 su queste ‘frequenze parallele divergenti’, che adesso sto cercando di rendere replicabili e adattabili a una pluralità di persone, mentre finora gestivo semplicemente il tutto in prima persona, quindi con molte meno variabili.
Tutte queste realtà della rete sono anche elettrosmog free (geopatie e 5G inclusi) grazie a speciali dispositivi…

Il nodo di 5 fili da sciogliere, per cui scrivo pubblicamente, è che vorremmo conciliare equamente gli interessi di chi mette i soldi per comprare le strutture (considerando inoltre che qualcuno di loro ci abita, ma molti altri no, in quanto ci mettono i soldi per supportarci e non tenerli in banca),
e gli interessi di chi le abita (qualcuno partecipa al loro acquisto, altri sono in affitto, altri abitano in cambio del loro lavoro; ognuno può lavorare part-time altrove o lavorare la relativa terra / bosco / occuparsi degli animali / artigianato / arti / mestieri / educazione…)

Ecco i 5 fili del nodo da sciogliere:

1. tutelare legalmente chi ci mette una parte dei soldi ma non ci abita, soprattutto se viene intestato tutto a una proprietà collettiva tipo A.P.S. o cooperativa o fondazione, e trovare una formula che permetta agevolmente a un co-finanziatore di poter uscire, lasciando a un altro la possibilità di subentrare acquisendo la sua quota o parte

2. tutelare contrattualmente chi ci abita rispettosamente, affinché la scadenza dei 4 anni di affitto non sia preoccupazione di “sfratto” da parte di un cambiamento di idee dei con-proprietari o co-finanziatori, lasciando ogni decisione gestionale al cerchio dei co-abitanti e co-gestori, usando adeguati sistemi decisionali

3. decidere come distribuire equamente spese e ricavi relativi alle produzioni agricole / forestali / animali / artigianali / artistiche / corsi / eventi…, tra chi ha messo i soldi per comprare case e terreni, e chi ci lavora quotidianamente

4. decidere come/quanto valutare il lavoro di chi ristruttura la case o cura terreni e boschi, in quanto non sono attività direttamente remunerative

5. decidere come/quanto valutare il valore dei ruoli che spesso sono dimenticati, considerando esclusivamente quello dell’esperto, cioè colui che lavora o che produce qualcosa o offre un servizio…
(Chi vuole guadagnare eticamente e molto fluidamente dal mettere al servizio altrui le proprie esperienze, passioni e competenze, lo invito a utilizzare questa innovativa piattaforma).
Gli altri due ruoli fondamentali in un ciclo economico efficiente e sano, che nella mia visione di realtà parallela divergente Evoluzionaria riacquistano la loro dignità e valore sono: 
il reporter, ovvero colui che va in cerca di esperti, di case, di modelli già funzionanti…
e il promoter
, che amplifica notevolmente la visibilità e quindi l’indotto che un esperto senza promoter avrebbe.
Quanti esperti e produttori davvero bravi avete visto chiudere per mancanza di reporter che ne parlassero e promoter che li supportassero,
e quanti prodotti decisamente scadenti vedete vendere nei supermercati, solo perché spinti da promoter con poca coscienza, che guadagnano a scapito del bene comune e della salute altrui?

Come risolviamo questo nodo di 5 fili, apriAmo l’accesso a un nuovo modello abitativo (e di Vita, per chi lo desidera) che unisce i vantaggi della proprietà privata classica, dell’affitto classico, del baratto, della multi-proprietà, del coHousing, dell’ecoVillaggio e del Viaggiare… il tutto con una notevole “protezione sociale” e valenza auto Educativa, a prezzi bassi e qualità di vita incredibilmente alta!

Chi desidera aiutarci a sciogliere questo nodo con la propria esperienza o segnalandoci ‘legali creativi’ ed esperti in merito, usi questo modulo.

Per restare informati unirsi a questo canale Telegram.

Non pensiate che questo progetto sia soltanto per chi abita isolato nelle campagne…
anche le città andranno in questa direzione:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

e pure il turismo investirà nella Bellezza più sostenibile,
Questo un esempio, l’hotel UH MAY a Tulum in Messico:

Eccellenti anche certe realizzazioni mobili:

Anche chi sta abitando in città, inizi subito anche lì ad aggregarsi tramite iniziative tipo “social street”, “segreteria/portierato di quartiere”, GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), etc…

Tutti possiAmo fare qualcosa da subito in questa direzione, partendo da dove siamo e con chi abbiamo vicino!

Samuele Canestri,
ideatore Evoluzionari e Realtà Parallela

P.S.
Per prendere parte attiva all’eco-tessitura di questa “Realtà parallela divergente solidale Evoluzionaria“,
‘sali a bordo’ tramite il modulo di accesso a Evoluzionari.

4 commenti

  1. Ciao, io sono infermiera, da molto tempo mi piacerebbe poter offrire ore del mio tempo professionale in cambio di servizi. Non ho mai trovato la possibilità di farlo vicino a me o magari farlo in cambio di un piccolo alloggio al mare per qualche giorno, io sono di Mantova, secondo te posso essere utile?

  2. Buongiorno Samuele, e complimenti per il progetto.
    Una premessa: sostanzialmente il progetto si propone di trovare e praticare modalità di vita e abitazione alternative al modello attuale. La mia esperienza (classe ’61, almeno sette esperienze di villaggi intenzionali come co-fondatore) indica che non è possibile avere successo se il progetto e le persone che ne fanno parte non cambiano i pilastri del modello che vogliono sostituire. In altre parole parlare di metodo del consenso, coabitazione, comproprietà, condivisione di spazi e tempo ha senso se le regole vengono sostituite dalla fiducia. Questo punto essenziale va chiarito molto bene e questo non è lo spazio adatto, tuttavia voglio sottolineare che è difficile ma indispensabile.
    I nodi da sciogliere:
    1) Per la prima parte del nodo vedi sopra, per quanto riguarda il subentro, chi va deve trovare un’altro che viene, che deve essere accettato dal gruppo, e che lo liquida direttamente.
    2) Per “tutelare contrattualmente” vedi la premessa, “il cerchio che decida” indica la soluzione.
    3) Non può esserci una “distribuzione degli utili”. Quello che vuoi indicare è più adatto ad una SPA che ad un progetto di questo genere. Chi partecipa dovrebbe essere più interessato ai benefici che agli utili. I benefici sono di natura strettamente personale e non possono essere quantificati a priori. Ad esempio per una persona benestante che dona, o “investe” del denaro, potrebbe aver più senso un beneficio di natura emotiva legato ad esempio alla possibilità di interazioni personali positive, piuttosto che un ritorno economico.
    4) “valutare il lavoro”. Intendi economicamente? Per fare questo legalmente occorre che il lavoratore sia inserito in una cooperativa. Molto semplice ed è la soluzione che viene adottata dai maggiori ecovillaggi. Personalmente lo ritengo un punto da superare, introducendo metodi di remunerazione alternativi alla paga salariale.
    5) Come e quanto valutare il valore della sinergia dei ruoli che indichi deve essere un accordo elastico e personale tra esperto, reporter e promoter. Possono essere studiate e proposte indicazioni valide a facilitare questo accordo.
    Spero di essere stato utile indicando linee che hanno bisogno di essere sviluppate da chi partecipa già a questo progetto. Sono a disposizione per approfondire questi temi e la realtà di cui faccio parte attualmente è disposta per statuto a partecipare a questa rete.

  3. Buongiorno, da alcuni anni nella mia realizzazione di un ecovillaggio (Agricanditella) mi sono posto queste domande, cui parzialmente ho dato risposte. Condivido le riflessioni di Gianpaolo Fanfani. Nel nostro progetto abbiamo creato una Società Agricola Semplice in cui ciascuno è tutelato nelle quote che mette, e una Associazione per la gestione degli eventi. E’ comunque vero che si deve cambiare il paradigma della garanzia patrimoniale e del rendimento del capitale, sostituendoli con rapporti di fiducia, non solo a parole ma da validare giornalmente mediante un lavoro su di sè, funzione assolutamente necessaria per la creazione di un gruppo coeso con il medesimo intento. Lavorare sulla Comunità interiore come obiettivo di ciascuno, e poi trovare proprietà e lavori e autosufficienza, ecc. Noi stiamo ripartendo da zero e lo faremo solo con persone in forte armonia con questi principi. In un periodo di forti destabilizzazioni, tensioni, attacchi da parte degli addormentati zombie, è necessario essere guerrieri addestrati e inflessibili.

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